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Castagnole di Iginio Massari

7 Febbraio 2017 by Silvia Ferrante 2 Comments

I coriandoli iniziano a colorare le strade e nelle case si inizia a sentire il profumo e lo sfrigolio dei dolci fritti e tra i più preparati sicuramente troviamo le frappe o chiacchere che dir si voglia, le castagnole e i ravioli dolci.

Il Carnevale è arrivato e per i suoi colori, sapori e le mille maschere è da sempre la festa dei bambini. Le origini del Carnevale sono strettamente legate alla cultura religiosa e ciò lo si può notare anche dal significato della parola che deriva  dal latino carnem levare, ossia letteralmente “togliere la carne” che sta ad indicare il termine ultimo in cui era possibile mangiare carne prima dell’astinenza dovuta al periodo di Quaresima.

Uno dei festeggiamenti più diffusi nelle varie regioni italiane è il Processo del Carnevale. Dopo il testamento del Carnevale, al quale si addossano tutti i mali del vecchio ciclo annuale, di solito si usa metterlo a morte. L’uccisione può avvenire per per impiccagione o decapitazione ed è il momento culminante del dramma e dei festeggiamenti, ma la forma più usuale è la messa al rogo del fantoccio di Carnevale.

Oggi come oggi uno dei  più famosi carnevali è il Carnevale di Venezia ma in passato quello più spettacolare si festeggiava nella capitale. Il Carnevale romano era incoraggiato dagli stessi Papi ed i festeggiamenti del Carnevale di Roma terminavano con la cosidetta “corsa dei bárberi” ossia dei cavalli berberi che venivano lanciati senza fantino da Piazza del Popolo e dovevano raggiungere Piazza Venezia mentre i mozzi di scuderia, i barbareschi, si dovevano gettare tra i cavalli tentando di fermarli; la famosa corsa poi ispirò addirittura Goethe nel suo “Viaggio in Italia”. Nel corso degli anni la corsa venne vietata e la tradizione del carnevale continuò a vivere grazie alle sfilate in costume, agli spettacoli, alle rappresentazioni della Commedia dell’Arte e altri eventi allegorici che si svolgevano nelle zone più popolari di Roma

Naturalmente non possiamo dimenticare le tante ricette regionali che abbondano in questo periodo sulle nostre tavole. Le chiacchere, gli arancini, gli struffoli. Ma stavolta ho preparato le castagnole, quelle del maestro Iginio Massari.

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Castagnole
Porzioni
Ingredienti
  • 500 g di farina 00
  • 75 g di farina di mandorle
  • 150 g zucchero
  • 2 uova grandi
  • 75 g di burro fuso freddo
  • 50 g di latte
  • 50 g di liquore all'anice
  • la buccia grattugiata di un limone
  • 5 g di lievito per dolci
  • 2,5 g di sale
  • zucchero a velo o semolato
Porzioni
Ingredienti
  • 500 g di farina 00
  • 75 g di farina di mandorle
  • 150 g zucchero
  • 2 uova grandi
  • 75 g di burro fuso freddo
  • 50 g di latte
  • 50 g di liquore all'anice
  • la buccia grattugiata di un limone
  • 5 g di lievito per dolci
  • 2,5 g di sale
  • zucchero a velo o semolato
Istruzioni
  1. In una planetaria versate le uova con lo zucchero e iniziate a montarle, unite poi il burro fuso fatto freddare e la scorza grattugiata del limone non trattato.
  2. Mettete la foglia nella planetaria ed aggiungete la farina di mandorle, il sale e metà della farina setacciata con il lievito. Alternate il liquore ed il latte al resto della farina fino ad ottenere una pasta della consistenza di una frolla morbida.
  3. Formate dei bastoncini di circa 2cm e tagliate tronchetti di circa 2cm, come per fare gli gnocchi. Friggete in olio di semi a 170° ed una volta scolate passatele nello zucchero semolato o a velo

E ricordate sempre a Carnevale ogni scherzo vale

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Filed Under: Carnevale, dolci, ricette della tradizione Tagged With: carnevale, dolci, dolci fritti, piatti tipici regionali

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Comments

  1. zia consu says

    7 Febbraio 2017 at 22:24

    Da me non usano questi dolcetti fritti..ci limitiamo alle chiacchiere! Farei volentieri l’assaggio delle tue che hanno proprio un aspetto divino ^_^

    Rispondi
    • Silvia Ferrante says

      9 Febbraio 2017 at 11:08

      Sono da provare credimi.
      Un abbraccio,
      Silvia

      Rispondi

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